sabato 14 giugno 2008

Tonight we can truly say together we are invincible

Speech taken during my birthday party in Van Leewenhoeksingel 21BG, namely my house! on June 7th...

"After the first speech taken during my "goodbye party", which by the way turned out to be a fake goodbye (thanks God) a lot of people asked me to do it again and I m very glad and available to repeat that experience tonight.

So I just wanna say a couple of words to make this night more meaningful.

This afternoon my mama and my papa called me up to say “Happy Birthday my dear son”, and they said: ”It's the first birthday ever that you don't celebrate at home with us: I wish you could be here with us to celebrate it together as we've always done year after year”…adorable, aren’t they?

I take this phrase to tell you something (probably the most important thing I realised since I’ve lived abroad), I'm sure that everybody in the house knows what I m talking about..

When you live in another country for a long while you start missing your family and your friends very much and you really understand how much they can be essential in your life.

On the other hand..

you know a lot of new people, you make friends and you recreate your own world in another place. In other words, you start realising that you have to live on your own way and create your own family somewhere else.

I m not saying that I wanna get married tomorrow here in Holland. hehehe not at all. I m sorry ladies, I m not available for that… heheheh

I just wanna say that when you're are abroad discovering a new world, YOUR FRIENDS BECOME YOUR FAMILY.

Some people here know almost everything about me, some others have just entered my reality. Whoever you are...it doesn't matter. If you’re here it means that you have a kind of connection with my life, so you're all welcome.. unless you just came for the free beers but you couldn’t find any..

I wanna take another phrase, this time from a song by Muse, a band that I deeply adore. I wanna dedicate this song to you. Please hold on one second and think about the meaning it has, personally it makes a lot of sense to me...it says: “Tonight we can truly say, together we are invincible”.

Finally, I wanna say: what actually matters is that tonight I'm having awesome time and I'm not missing my family, my Italian friends, my own country…yeah, actually I do but just a little bit.

And if I feel like that, it’s partly because I’m a party animal and I like talking to everyone.. hehehe

I said partly! indeed it is mostly because of you, my old and new friends."


Luca is back guys!! Stay tuned!


domenica 6 gennaio 2008

sabato 5 gennaio 2008

Chi trova un amico...(ita & eng)

Un nuovo grande inaspettato amico nella mia vita. Il suo nome è 2008.
Benvenuto 2008. Veramente benvenuto. Sei appena arrivato e ti sento già vicino. Molto vicino. Sei proprio come una di quelle persone che talvolta ho incontrato nella mia vita, in particolare qui in questa mia parentesi Delftiana, con cui dopo aver parlato 5 minuti ti sembra di essere amico da sempre, con cui continui a parlare sempre volentieri senza mai sentire il peso di una pausa, di un silenzio. Sei come quelle ragazze che ti fulminano con la loro presenza raggiante, che dopo appena un ora ti fanno sentire un uomo nuovo, un uomo migliore. Sai di cosa parlo, mio caro amico, mi riferisco a quando la conversazione fa affiorare accidentalmente coincidenze che ti lasciano di stucco e ti fanno pensare che qualcosa ha guidato e voluto miracolosamente l’incontro in cui ti stai piacevolmente immergendo.
Con te è stato lo stesso. Sei benvenuto nella mia vita e già adoro la tua compagnia. Sei venuto e sei entrato per la porta secondaria, senza strafare, senza fare bella mostra di te, esattamente dalla porta di un ristorantino take-away di Rotterdam. Sei giunto con stile, nella borsina dei regali hai portato i miei amici nel luogo dove io ho passato gli ultimi mesi della mia vita, cosicché tutti insieme potessimo stappare il nostro spumante, nel più umile ma forse più bizzarramente caloroso tra i luoghi che avresti potuto scegliere per noi. Grazie per questo regalo. Grazie davvero tanto. Anche se si è consumato in un batter di ciglio sento ancora l’invisibile presenza in questa casa di anime familiari, che mi hanno dato un profondo senso di tranquillità, di serenità, il profumo di casa che non ti scorderai mai e che ogni volta splendidamente stimola il tuo olfatto.
Grazie 2008. Grazie. Questi giorni con te sono stati bellissimi, e dal sorriso che mi fai so che hai portato ancora tante sorprese per me. Lo so che le hai lì nascoste da qualche parte, non mi freghi.
Farò finta di non saperlo, e ti assicuro che sarò sempre benedettamene sorpreso e meravigliato quando apparirai con la tua capiente cornucopia.
Oggi volevo proprio stare da solo con te, passarcelo a riflettere su quante cose abbiamo da fare insieme e su quante cose avrei voglia di condividere con te, tutti i posti inesplorati dove avrei voglia di portarti e che vorrei che vivessimo in maniera speciale io e te.
Te l ho gia raccontato in questi giorni ma voglio ripetertelo ancora perché voglio che tu capisca quanto sarai importante per me: io e te faremo grandi cose insieme, mi accompagnerai in lungo e largo e di certo mi aiuterai a scegliere davvero il mio futuro, che ormai è qui, lo sento, quasi lo posso sfiorare. So che mi consiglierai e fino all’ultimo starai con me a discutere, a chiacchierare fino a notte fonda, a rimproverarmi, a congratularti, a ridere, a gioire, a fantasticare, a prendermi in giro e a sostenermi quando dovrò scegliere cose più grandi di me, a leggermi nel pensiero nei giorni in cui nessuno se non tu sembrerà aver voglia di ascoltarmi.
Picasso diceva : ”sogno i miei dipinti, per poi dipingere i miei sogni”.
Questo aforisma, che tu mi hai per primo mi hai fatto scoprire, è veramente calzante in tutte le sue sfumature : la tua compagnia mi arricchisce di pensieri e parole inaspettate che mi fanno adorare la ricerca del mio sogno e mi fanno sospirare nell’attesa di inforcare finalmente il mio pennello e sprigionare la mia creatività.
Grazie per avermi regalato anche esperienze allucinanti che hanno arricchito il ventaglio di emozioni e riflessioni già aureo : non dimenticherò mai le note delle canzone con cui per un attimo mi hai fatto entrare completamente in me stesso facendomi sentire il piccolo William Wallace educato alla conoscenza e alla cultura che gli serviranno per guidare il suo popolo verso la libertà. Momenti soprannaturali. Momenti di rara e profonda intensità.
Il tempo passato insieme a te, in realtà solo 6 giorni, mi sta dando ispirazione, fa crescere immensamente in me la volontà di costruire qualcosa di fottutamente importante con te, di seguire le nostre idee rivoluzionarie e coraggiose, di perseguire le nostre mete e di giungere finalmente ai momenti decisivi. Quelli in cui senti il profumo del cambiamento, venti nuovi che spirano nella tua esistenza. Voglio sentire quella brezza mio caro amico, la voglio sentire rinfrescare il mio viso, la voglio sentire asciugare i miei occhi fissi nella direzione giusta.
“Il coraggio non è assenza di paura , ma consapevolezza che esiste qualcosa di più importante della paura”. Me lo hai appena insegnato, me lo hai appena ricordato, per la prima volta lo sento con le orecchie di chi ascolta e non come ho sempre fatto, sentendo senza ascoltare. Il tuo viso è affascinante e ammaliante ma a volte mi intimidisce, mi frena, mi blocca, mi lascia attonito e impaurito.
Ti prometto che farò ogni cosa per imparare e cogliere il meglio dagli amici che ti hanno preceduto, bellissimi e intensi ma in qualche modo non più adatti alla mia nuova dimensione. Saprò lentamente dimenticare le mie paure e prendere in mano gli strumenti che mi porgerai e dopo aver tanto sognato e sognato, anch’ìo inizierò a dare luce ai miei dipinti. Questo è quello che voglio da me stesso e voglio solo che tu mi accompagni sempre nel mio viaggio.
Non ti do certezze assolute. Ma ti prometto, qualunque cosa porti il domani, io ci sarò.





A brand new unexpected friend in my life. His name is 2008.
Welcome 2008. Really, defintely welcome. You ve just come and I already feel you so close to me. You are just as one the people you meet sometimes in your life , the ones you get in perfect connection with only after 5 minutes talking. The ones who immediately seem to have been your friends for a lifetime, who you just keep talking to without feeling any awkward pause, or silence. You re as wonderful as a girl who stuns you with her radiant presence, who just after one hour makes you feel a brand new man, a better creature. You know what I mean, my dear friend, I’m talking about when the conversation makes accidentally come to light some surprising coincidences that drive you crazy and lead you to think there must be something superior that has guided and wanted you to be in the situation you are pleasantly immerging in.

With you it happened the same. You ve come into my life and I already love your presence here. You ve arrived, and you ve entered from the backdoor, without showing off, exactly from the door of a small take-away restaurant in Rotterdam. You ve come with style man, you had a bag with gifts inside : you ve brought my friends in the place where I ve been living my last months, so that we could stay altogheter for broaching our champagne, in the simplest but maybe funniest and warmest way you could choose for us. Thanks for this gift. Thank you so much. It has run out fucking quickly , nevertheless I can still feel their invisible familiar presence, that has given to me a huge and deep sense of relax, of tranquillity, the smell of your home that you are never gonna forget and you will be always stimulated by.
Thank you 2008. Thank you very much. These days with you has been amazing, and from your smile I guess you brought some other surprises for me. I know you have them somewhere in your large pockets, you don’t fool me. :)

I will fake not to know that, and I promise you that I will always be fucking surprised when you will show up with your horn of plenty.

Today I wanted to stay alone you and me, thinking of our projects, of how many things I wanna do with you, how many we should share togheter, all the unknown places I would like to take you to, and I wish we lived togheter in a very special way.

I already told you over these days but I wanna tell you again cause I wanna make sure you got how much I think you re gonna be important to me. We will do huge things togheter, you will come with me up and down and will help me to choose for my future, which is already here. I can almost touch it, feel it close. I know you will give me suggestions every time, you will discuss with me or come up against me when needed, you will help me out, you will have fun, you will have reveries, you will mock me and support me when I will have to make decisions, you will read my mind when nobody seems to be able to listen to you.

Picasso said: “I dream my paintings, then I paint my dreams” . This aphorysm, you ve made me find out, is perfectly fitting in all its undertones: your company in enriching me with new unexpected thoughts and words that helps me in seeking my dreams and make me sigh waiting to finally clasp my brush and spread my creativity.

Thank you for giving me also hallucinatory experiences that enriched the my emotions fan which was already golden: I will never forget the notes of the song that for a little while made feel like I was tiny William Wallace educated to knowledge and culture with which he guides his people to the freedom fight. Magic moments. Moments of rare and deep intensity.

The time spent with you, only six days actually, is offering me great inspiration, makes hugely grow my willingness to build something fucking meaningful with you, to follow up our revolutionary and courageous ideas and to try always to achieve our goals breaking through the decisive steps. The steps when you feel the wind of change blowing through your whole existence. I wanna feel that breeze my dear friend, I want it to refresh my face and to dry my eyes pointing the right direction.

“Courage is not the lack of fear, is the awareness that something higher than fear exists” . You’ve just taught me, you ve just reminded me, and perhaps for the first time I hear that with open ears, really listening to it. Your face is fascinating and charming but sometimes it scares me, it brakes me, blocks me, it leaves me stunned and frightened.

I promise you that I will do whatever possible to me in order to learn and to grasp the best from my previous friends, wonderful perhaps now no longer suitable for my new dimension. I will learn slowly how to get rid of my fears and clasp the tools you will hand me. After dreaming and dreaming for so long, I will finally begin giving life to my paintings. That is what I want from myself and I only want you to join me in my journeys.

I can’t give you total certainties. But I promise you, whereever tomorrow brings I'll be there.



lunedì 24 dicembre 2007

L'arbitro manda tutti a prendere un thè caldo

E' con questa espressione di Caressiana memoria che voglio aprire il mio post natalizio. Tutti a prendere un thè caldo. Fine primo tempo. E' una metafora che oggi come non mai calza alla perfezione nella mia breve ma intensissima parentesi paesibassiana. Ragazzi, prima di tutto volevo chiedere venia ai miei lettori per l'assenza cronica delle mie cronache ma non ho veramente potuto fare a meno di abbandonare il mio benamato bloggy.. del resto capite bene che fatto 100 il tempo attivo (togliamo le necessarie e adorate ore di sonno) disponibile in una giornata terrestre se 60 è occupato dal mio ufficio e la mia tesi,il 30 da una vita sociale sempre più folta di appuntamenti mondani;insomma, la fettina a disposizione della "scrittura" nel mio personale aerogramma non sfamerebbe nemmeno un vegano sazio.
Torniamo al buon Caressa: sapete perchè questa immagine calza in maniera così sbalorditiva? Beh..prima di tutto perchè il Natale, nella sua accezione cristiana e/o socio-culturale (non voglio parlare di Dio e di religione) è un grande Arbitro, ci ha richiamati tutti negli spogliatoi mentre eravamo indaffarati nel nostro campo di gioco, chi a mordere Gattusamente caviglie, chi a cercare Pirlescamente di descrivere matamaticamente la parabola perfetta della sfera, chi ancora ad aspettare Buffonicamente solo che qualcosa di significativo accadesse dalle proprie parti per cogliere l'occasione di mettersi in luce. Il Natale fischia, ci chiama, ci dice di tornare all'ovile, di non dimenticarci dei nostri cari e di fare sfoggio ogni tanto di una seppur minima forma di pietas (nell accezione latina del termine).
Bene. Bello essere buoni ogni tanto. Anche se a volte vedere come serva una ricorrenza e in special modo che serva "pensarci sopra" per esserlo davvero toglie molta poesia. Ma facciamo che per questi due giorni ci crediamo, prendiamo tutto questo trambusto, queste luci, questi costumi rossi, questi regali come un evento che ci lega veramente nella sua radicata tradizione e costume e ci rende davvero diversi. "Sospensione dell'incredulità", questa è l'espressione tecnica, concetto molto ben conosciuto dal signor Walt Disney, che per un paio d ore ci ha sempre fatto credere che un elefantino di nome Dumbo potesse spiegare le sue orecchie e prendere il volo.
Torniamo a noi. Non voglio parlare del significato del Natale nella Mossini Weltanshauung e nemmeno del rapporto metaforico mondo reale - campo di pallone. No. Oggi voglio parlare degli spogliatoi, del thè caldo, dell'intervallo dopo 84 giorni in terra tulipanica.
Voglio parlare di me e di quello che si prova quando per un buon periodo di tempo hai vissuto fuori dal tuo mondo, dalla tua old same ordinary life, quando ti cominci ad accorgere del bello dopo esserti sentito quasi disperso, lentamente ma sempre più intensamente risalendo la china, trovando il tuo spazio, la tua dimesione, il tuo posto in un universo prima sconosciuto. E quando infine d'un tratto torni a casa, anche se solo per un pò, assapori il risveglio che verrà. Ma non ancora, non ancora (cit.). Ma voglio parlarvi del mondo là, per farvi capire una cosa.
Quando sei solo, quando devi affrontare molti dei problemi per conto tuo, a volte senti la mancanza dei tuoi cari a sostenerti. Senti soprattutto che là, fuori dal tuo mondo, sei catapultato in una dimensione di totale libertà e autonomia ma a volte nessuno ti sostiene e ti dice che ce la farai perchè in fondo te la sai cavare, perchè in fondo lo sai anche tu dentro di te che arriverai dove vuoi. In alcuni momenti tuttavia, anche le mie convinzioni e la mia autostima mi sorreggono a fatica e il mio proverbiale entusiasmo sfuma silenziosamente..come dice il buon Lucio Battisti "domandarsi perchè quando cade la tristezza in fondo al cuore, come la neve, non fa rumore". Momenti rari ragazzi, momenti rari ma intensi, emozioni nuove e ancora non catalogate emergono, come se oltre alla mappa stradale di Delft nel piccolo kit del viaggiatore mi debba dotare di una nuova mappa stradale dei miei percorsi emotivi..
In effetti ho vissuto un paio di questi momenti in Olanda anche se non ve ne ho mai parlato: sono momenti di intensa riflessione in cui a volte hai a che fare con un nuovo te stesso,in cui devi fare i conti con emozioni paralizzanti che nascono naturalmente e chiedono immediatamente udienza ,senza passare per burocratici permessi nè autorizzazioni. Qui. Adesso. Ascoltaci. Non puoi evitarci. Se non lo fai peggio per te.
Il punto dov è..il punto sta nel fatto che quando sei lontano da casa, la maggior parte del tempo pensi che sei felice e assolutamente non ti sei mai sentito meglio, ti senti forte e quasi invincibile. D'altra parte passano anche giorni in cui vorresti avere di fronte a te gli occhi di chi ti conosce da sempre e che da sempre ha saputo come sei, perchè la pensi così..gli occhi del tuo migliore amico, gli occhi dei tuoi genitori, delle persone importanti che hanno un ruolo importante nella tua vita. Gli occhi di "chi mi conosce lo sa".
In tutto questo ping pong di emozioni contrastanti, in cui bene non si capisce mai chi vinca, anche se un idea ce l'ho (sapete bene a quale squadra assegno quasi aprioristicamente il punto..;) ) non rimane altro che godermi il momento di passaggio negli spogliatoi. Sono qui a prendere il mio thè caldo, la gente fuori sugli spalti è distratta, tutti a fumare la paglia, a mandare l'sms o a fare la ricarica di pop corn..per me è il momento di rilassarsi, di dare un senso anche al Ritorno, parola grande come il mare, parola quasi dolce nella sua potente carica malinconica. Al momento penso solo a tornare in campo..come direbbe Jay-Z.."when I come back like Jordan wearin the 4-5"
Questi giorni serviranno per pensare, per vaccinarmi in previsione dell'arrivo del virus pazzeeeesco chiamato "the end". Al momento sono ancora il ritratto della salute (cit.).
La consapevolezza di poter tornare sul campo di gioco rende questa settimana a casa un affettuoso abbraccio a tutta la mia famiglia e alla mia "gente". L'idea di sfiorare nuovamente le gambe dell'adorabile Delft, di accarezzare la sua pelle, di unirmi simbioticamente a lei fino a cadere in un sonno profondo e fanciullescamente sereno..beh, questa idea mi eccita anche da qui, non mi lascia pensare ad altro, mi porta a uno stato che assomiglia pericolosamente e incredibilmente a "felice".

Oltre a ciò sapere che "The saints are coming", che alcuni dei miei migliori amici mi accompagneranno per una parte di questo viaggio condividendo luoghi, persone, strade mi rende euforico: verranno con me al Ruif, al forno di Wijnhaven, a Oude Jang, al TU, a Markt Square, a Bosboom Toussaintplein, e poi a forse ancora a Jacoba, a Papenstraat, a Bajinhof, a Korveze, Marcushoft ecc..
The Saints are coming.. Here we go guys. I'm really looking forward to being there with you all.

A big hug to you all and I wish you an amazingly good Christmas, my dear far and near friends.

martedì 27 novembre 2007

lunedì 26 novembre 2007

Canzoni d' erasmus..



INCUBUS - Drive

Sometimes, I feel the fear of uncertainty stinging clear
And I can't help but ask myself how much I'll let the Fear
take the wheel and steer.
It's driven me before,
and it seems to have a vague, haunting mass appeal.
But lately I am beginning to find that
I should be the one behind the wheel.

Whatever tomorrow brings,
I'll be there with open arms and open eyes.
Whatever tomorrow brings, I'll be there
I'll be there

So if I decide to waiver my chance to be one of the hive
Will I choose water over wine and hold my own and drive?
It's driven me before
and it seems to be the way that everyone else gets around.
But lately I'm beginning to find that
When I drive myself my light is found.

So whatever tomorrow brings,
I'll be there with open arms and open eyes. Yeah.
Whatever tomorrow brings, I'll be there
I'll be there

Would you choose water over wine...
Hold the wheel and drive?

So whatever tomorrow brings,
I'll be there with open arms and open eyes. Yeah.
Whatever tomorrow brings, I'll be there
I'll be there

martedì 20 novembre 2007

Terugstraat Jongens

Io e Iurij proviamo l'imitazione della boyband più sgangherata della storia. ah..Terugstraat Jongens è una traduzione super maccaronica del nome Backstreet Boys. heheheehe :)))))) Maccaronica come la nostra versione casalinga.
L'interpretazione è da brivido. I brividi non sono tutti di piacere, ben inteso.
Grazie Iurij per la cooperation. Grande!!

Iurij and me attempt the imitation of one of the ricketiest boybands ever.Ahm..Terugstraat Jongens is a very bad translation of the English name. As bad as our home-made version.
The interpretation in trhilling. The thrills are not always for pleasure, for sure.
Thanks a lot Iurij for helping me!!


Check it out guys. Stay tuned.