martedì 23 ottobre 2007

English?..why not?

Thanks to lots of friends who would like to read my blog but definitely cannot because of the language hurdle, I 've just decided to write my next post in English...
It might be quite harder to keep using my metaphoric and ironic writing style, that my English friend Philip would define "pointless chatter"...hehehe..
Anyway, I'm gonna try and I feel pretty confident in my outcomes.
I want you to figure out guys...'cause I think we've got some nice stuff to share.

See ya guys. Stay Tuned.

lunedì 22 ottobre 2007

domenica 21 ottobre 2007

Dream Time

Signore e signori. Eccomi qui. Scusate per la prolungata e ormai preoccupante assenza, non vi allarmate non sto smobilitando nè mi è passata la voglia di scrivere..ma sapete c è un momento per vivere la vita e un momento in cui fermarsi, staccare la spina, e osservare quello che fai come lo fai e perchè. Stanotte è uno di quei momenti. Quei momenti in cui il tempo sembra fermarsi.
Anche il mio orologio sembra averlo capito e come un cucciolotto che lecca le ferite del suo padrone si è fermato. Oggi. Ore 15,30. Lì, fermo. Come me. A lui basterà una bella batteria nuova. Per me forse solo un pò di sana riflessione e qualche ora di sonno.
Ieri sera gran serata. Ci provano in tutti i modi i buttafuori delle discoteche olandesi a farmi veramente incazzare e a volte ci riescono pure, pensate che ieri sera non ci hanno fatto entrare perchè abbiamo bussato alla porta con vetro. Risposta: "It doesn't seem to me polite you knock on the door,you can't get in". Gente strana. Weird..very vey weird...
Tuttavia, la palla ce l ho io non basta di certo il primo Blasi di turno che mi sega con falciatrice professional a metà campo per scoraggiarmi. A testa alta salutiamo e ce ne andiamo anche perchè la parola "dialogo" non sembra appartenere al vocabolario fiammingo. "No." "Why?" "No" "But we went here cause we like this club..." "No.".. "Ovvio che la duttilità non ti contraddistingue" (detto in italiano...;) )..credo che nemmeno Mc Gyver avrebbe saputo come entrare...
Ci dirigiamo in un altro club finalmente accogliente alla vista della Neo Latin United (Spagna, Italia, Portogallo).
Serata bella, musica "mainstream" ma qui sembrano non vedere altri canali che il main quindi ci (mi) accontentiamo. La compagnia è ottima è ben assortita ci sono i miei migliori amici italiani quelli spagnoli e pure qualche portoghese. Oltretutto per carità di Dio la cumpa non è "The Sausage Fair" bensì è magnificamente equilibrata: ci sono donne carine e simpatiche con cui mi intrattengo in giochi e giochetti di psicologia per animare la serata. In effetti per la gran mole di storielle test ecc che sfodero...;) cominciano a credere che sia una sorta di para psicologo o analizzatore sociale..in effetti la cosa mi piace parecchio e diciamo che...non faccio di tutto per nasconderlo . Magari qualche volta ve ne parlerò.
Voi direte..e ste donne? Non ne parli mai!!..Si avete ragione. Vediamo di fare uno screening...
Pochette devo dire, perlomeno qui a Delft City. Stimolanti sì, ma francamente NON con la voglia di respirare a pieni polmoni la fragranza della vita che ci si aspetterebbe da una esperienza come questa. Per me "RIGHT HERE, RIGHT NOW" è una regola fondamentale. Forse L'unica. In ogni caso la più importante. Ora e adesso, prima che il tempo fugga e non torni più. Prima che l'inevitabile addio mi chiuda la porta in faccia . Come dice la piastrina che porto al collo "Save tonight and fight the break of dawn" (Eagle Eye Cherry)
E' la stessa regola che mi dice di vivere al massimo e approfondire ogni relazione nel mondo più sincero e ricco possibile. Che sia una notte o che sia quel che sia. Che tu sia l'amico con cui esco a bere una birra o che tu sia la donna che accompagno a dormire nel mio letto. Ed è anche la stessa che mi dice di dare sempre il meglio di me e soprattutto di cercare di tirare fuori il meglio da quelli che hanno la sorte di trovarsi sul mio sentiero. A volte vedo che alcuni non capiscono l'importanza di lasciare andare ogni freno e vivere tutto questo fino all'ultimo "tiro" e cerco di catechizzare..di instillare concetti per me vitali. Risultati? A volte entusiasmanti e a volte no..ma in fondo non posso farmi capire da tutti. Non ho nemmeno questa pretesa. Talvolta mi dispiace vedere comportamenti a cui difficilmente assegno una spiegazione secondo il mio modo di pensare, ma in fondo intimamente me ne faccio una ragione. Io posso aiutare a fare il 20% della strada ma chi mi sta di fronte deve aver già fatto il restante 80% nel suo personale percorso altrimenti non può nemmeno capire di cosa sto parlando. Donna o uomo che sia. Anch'io sono esattamente così: seguo con fiducia ed entusiasmo soltanto chi mi dà gli input che cerco, solo chi mi trasmette l'energia, la personalità, la mentalità in cui io stesso mi riconosco, che anch'io mi sento di condividere e di avvalorare pienamente. In PNL (Programmazione Neuro - Linguistica) questo fenomeno viene chiamato "rispecchiamento". Ve lo dico così, giusto perchè ora lo sappiate. E giusto per tirarmela un pò dal momento che lo so...hehehe :)
Finisco a parlare sempre del senso della vita eh?...si in effetti qui la riflessione è quotidiana come la Gazzetta dello Sport...
Stavamo parlando di? ah..si..i miei giochi. Beh altri li riservo per animare la cumpa e per divertirmi insieme agli altri. Il gioco è una dimensione infantile che non dovremmo mai abbandonare perchè in tante situazioni è la cosa che più stimola e intrattiene creando una piacevole amalgama tra gli elementi del gruppo...per un corso completo di "Team Building" parlate con il mio manager..hehe :)
Ma torniamo a oggi..giornata di tranquillità, una di quelle giornate in cui non hai voglia di fare un cazzo non hai voglia di vedere nessuno, in cui ti chiudi in casa, ascolti la tua musica leggi le tue pagine preferite, pensi ripensi e a volte ti ritrovi a parlare con te stesso quasi come se fossi un matto..ti rendi conto che stai parlando a voce alta per farti domande su questo su quello e su quell altro..è lì che il tuo "grillo parlante" entra in azione e ti risponde puntuale con frasi sagge e profonde che dovrei veramente cominciare ad ascoltare. In realtà lo faccio. Lo faccio sempre e sempre di più anche se a volte i risultati che ottengo non sono quelli che credevo. Pazienza. D'altra parte la crescita non è una funzione monotona crescente...hehe se non la capite amen :) ...è piuttosto il grafico che descrive l'andamento di un'azione in borsa..c è il giorno che sei quotato in rialzo e quello in cui sei quotato in ribasso. L'importante è sentire dentro di te che il tuo valore intrinseco sta aumentando, che ogni giorno hai qualcosa in più per te stesso che se vorrai potrai regalare a chi ti sta intorno. Solo a chi lo merita ovviamente. La mia mente, diciamo la mente del viaggiatore, la mente in genarale di chi si abitua a esplorare ogni giorno territori nuovi e sconosciuti , sviluppa naturali doti di analisi e valutazione meritocratica ed è sempre più abile a distinguere e riconoscere le persone. Capire a volo chi è chi. Ovviamente con le dovute precauzioni, evitando cioè stupidi e ottusi preguidizi o qualunquistiche generalizzazioni.
Venite gente, venite senza paura: voglio vedere chi è Il Buono, chi è il Brutto e chi il Cattivo.
E questo è vero sopratutto qui. Qui dove la vita è frenetica e le emozioni sfrecciano veloci.
Insomma miei cari 25 lettori , le azioni Mos S.P.A. sono in crescita. Non sono in impennata come la Lira di Carcarlopravettoniana memoria ma il trend positivo è ben distinguibile.
Oggi tuttavia la borsa è chiusa. Anche qui a Delft per un giorno la vita si è fermata. Del resto è Domenica, il Signore lo scelse come giorno del riposo. Buttato sul divano mi godo il glaciale Kimi vincere il suo primo campionato del mondo dopo una gara evidentemente grottescamente palesemente pateticamete spudoratamente manovrata dall'alto dal quel burattinaio che risponde al nome di Bernie Ecclestone. In fondo doveva accontentare tutti, sponsor, organisers, pubblico, scuderie..da futuro manager quale forse sarò un pò lo capisco pure. Si chiama "Crisis Management" ..in altre parole "si fa quel che si può anche non viene proprio da Dio".
Anyway...the show must go on.
Ma non oggi per favore. Non per me almeno.
Come dice Vasco...
"Vivere.... è come un comandamento...oggi voglio stare spento".
E' ora di riposare. E' ora di sognare. It's my own Dream Time.



See ya guys. Stay tuned.

giovedì 11 ottobre 2007

mercoledì 10 ottobre 2007

Vi è mai capitato?


Una cosa da dire ce l’ho anch’io. Anzi, più di una.

Vi è mai capitato di salire su autobus semipieno in una cittadina media italiana? Ovvio che si. Vi è mai capitato che mentre voi eravate lì sovrappensiero oppure chissà a ripassare la lezione nel tragitto casa-università salisse sullo stesso autobus una ragazza-madre indiana con un velo e una di quelle strane tuniche con in braccio un bimbo strillante e fastidiosamente rumoroso?

Sapete che succede qui? La gente si gira. Intendo dire dalla parte giusta..la gente guarda negli occhi la ragazza. La gente le sorride e sorride al bimbo e lei ricambia il sorriso cercando di scusarsi. Per cortesia, solo per semplice buona educazione. Non di certo per evitare il rischio di essere calpestata.

Mi fermo qui. Avete già capito.

Forse per qualcuno non vuol dire nulla. E a volte forse anche per me tutto questo non ha significato proprio nulla.

Ma QUI, ORA, PER ME questo vuol dire tutto.

Vi è mai capitato di dover affrontare mille problemi burocratici, di dover fare il giro delle 7 chiese (per fortuna con l’organizzazione crucca la via crucis tra gli uffici è molto più breve) per avere un maledetto documento per poi scoprire all’atto di consegna che era quello sbagliato? Per scoprire che nessuno in fondo sa chi sei (“Excuse me… Who are you? Are you sure you’ve got the right to stay here?”)

Ma la sapete una cosa? Quando state facendo esattamente quello che avete desiderato di fare da tanto tempo, il vostro animo è talmente indistruttibile che niente è in grado di scalfirlo..

Ci sono 2 scoperte che potete fare:

  1. scoprite che per ottenere quello che volete,dovete un po’ sudare, dovete rimboccarvi la manica e strisciare con robusto olio di gomito.
  2. quando però siete veramente convinti che quello che volete ce l’avete a portata di mano allora passate al piano superiore. Il sudore, la fatica, i problemi, le noie, le “pare” di qualsiasi entità esse siano, tutti questi simpatici chiwawa attaccati ai testicoli mutano geneticamente, si evolvono, si snaturano. I chiwawa diventano docili gattini da accarezzare..al massimo solo un po’ da inseguire.

Capite?

Ogni problema non è un vero problema. Ogni problema quando insegui il tuo desiderio è una sfida stimolante, è un pensiero motivante.

Ogni cosa che nella vita normale non avresti mai voglia di fare qui la fai e basta. Trovi l’energia per tutto perché non ti vuoi perdere un minuto un secondo perché vuoi provarti vuoi testarti vuoi vedere fino a che punto sei in grado di farcela da solo prima di dire “Non ce la faccio”

Trovare il luogo sperduto sulla cartina dove puoi aggiustare una bicicletta rubata (anzi no.. tecnicamente trovata abbandonata sul ciglio di una strada …hehe) è un gioco di “orientiering” e non “Oddio come cazzo c’arrivo? Ma scolta cioè…che para…”

Forse per qualcuno non vuol dire nulla. E a volte forse anche per me tutto questo non ha significato proprio nulla.

Ma QUI, ORA, PER ME questo vuol dire tutto.

Vi è mai capitato di arrivare in un posto nuovo e avere un carico di batterie che basterebbe a rimediare al fabbisogno energetico giornaliero cinese?…però cazzo, avere due amici e basta che non hanno voglia di uscire.. quante volte vi è saltato in mente quando siete nei vostri paesi di dire..”oh cazzo me ne frega? io esco da solo” Ah? Quante?Voglio sentire…voi direte..e a te? hahaha…fino a qualche giorno fa : ZERO.

Ragazzi non temete : vi capisco. Anch’io ho avuto gli stessi timori…il celeberrimo timore “di non so che”.

A me è capitato. Ebbene sì. Ho levato la cifra 0 dal mio tabellino. Sono partito senza bici, senza una mezza idea (beh ammetto l’aiuto da casa l’ho usato…hehe..quindi si un paio di idee ce le avevo) di dove fosse un locale decente, senza un amico da chiamare o un appoggio un bastone un cane cercamici…NIENTE. Io, la mia cartina (geografica…) e la mia ENERGIA.

Vi dico com è andata? Ho fatto un giro per il centro..sono entrato nel locale che mi avevano consigliato e puff…magia! hahaha…magia nera…sono rimasto 5 minuti poi mi sentivo un pesce rosso fuori dal suo vasetto e sono SCAPPATO FUORI.

Paura? Non lo so, non è paura è disagio è voglia di essere già a casa mentre sei in una fottuta buia foresta.

Sono uscito. Ho fatto 2 passi…mi sono detto : “Perche? Cazzo ok, è difficile però…why give up?.. sei in grado di entare di parlare con chiunque. Sai l’inglese. Sai lo spagnolo. Non ti puoi nemmeno mettere la maschera dell’ignorante . Non vale. Non stavolta .

E poi hai la tua arma segreta..”il pppugno di laaato!”io sono puuggggile!! hehehe .. Non ti fermare solo perché non te la senti di saltare quel cazzo di recinto..e andiamo!

“La mia strada è il bbbarèètto!!

Sono tornato indietro. Ho fatto un respiro forte e mi sono buttato col sorriso sulle labbra. Sapete che è successo? Una ragazza di nome Margaret…non troppo bella in effetti…hehe mi si è avvicinata e mi ha detto...”Ohh..you’re so good looking!” con un sorriso e una spontaneità che mi hanno davvero entusiasmato!! Grazie Margaret…sei stata grandiosa. Nemmeno tu sai cosa hai reso possibile..sei la mia “Deus ex-machina”…

Da lì è partito un tourbillon (calerà la mannaia sigi-picciniana se ho sbagliato a scriverlo) di conoscenze…in sequenza 2 colombiani e 4 colombiane, 1-2-3-4-5-6-7-8-9-10-11…spagnoli…hahahaha sono un botto e non finiscono mai…increeeeeeiiiiiblleeee. ..2 californiani, 2 czech donne 2 czech uomini..1 olandese, 1 sudafricana (!!!) 1 inglese… ma solo quella sera eh?...

Perché poi ieri sera abbiamo fatto una festa nel residence degli studenti dove conosciuto anche un portoghese un indiano……(effetto voce che sfuma…)

Anzi no facciamo tornare il volume…non posso non menzionare le mie amiche italiane…Fabri , Glo e Anna che mi hanno caldamente accolto nella grande famiglia facendomi sentire come a casa…come ho scritto loro in un messaggio…”anzi meglio che a casa”…(ragazzi spero che non vi offendiate…ma dopo 3000 caratteri di argomentazioni sul tema mi pare superfluo chiedervi comprensione)

Magari le soprammenzionate non leggeranno mai il mio blog ma se lo faranno vorrò farle sapere che con loro mi sono divertito e mi sto divertendo (per ora ma non fatemi arrabbiare eh??) e mi sono dilettato a condurre “amabili conversazioni” come direbbe l’Avv. Bernasconi (che spero un giorno o l’altro faccia un giro da queste parti)

Un bacio per tutte e tre…uno solo. Spartitevelo e non vi azzannate per favore. Almeno non spargete troppo sangue. Nel caso, da brave, pulite per cortesia. hehehe :)

Forse per qualcuno non vuol dire nulla. E a volte forse anche per me tutto questo non ha significato proprio nulla.

Ma QUI, ORA, PER ME questo vuol dire tutto.

Questo è Storie d’Olanda ragazzi.

Storie di giovani con voglia di vivere, di divertirsi di sentirsi veramente liberi. Liberi di plasmare il proprio futuro con le proprie mani. Liberi di aprire la propria mente, di scoprire che i sorrisi e le mani protese in aiuto sono la normalità e non chiedono qualcosa in cambio. Mai.

“Caro Tabibu Juha, la libertà è ciò che sta al di là dei recinti che ci costruiamo da soli”
(“Instinct- Istinto primordiale" ovviamente consigliatissimo se non avete avuto il piacere di scoprirlo fino ad oggi. )

See ya guys. Stay tuned.

lunedì 1 ottobre 2007

Italia VS Olanda 1-1











Ci colleghiamo dallo stadio di Delft per la Blog-cronaca del match Italia-Olanda valevole per la coppa Erasmo da Rotterdam edizione 2007-2008.
Riviviamo brevemente insieme gli highlights del match in corso:

1' : L'Italia "s'invola" sulla fascia sull'asse Bergamo-Eindhoven, Mossini dribbla un paio di cinesi sul corridoio centrale dell'angusto volatile denominato Ryan e effettua un preciso lancio delle valigie nell'apposito alloggiamento. Nulla di fatto.

20' : Giunti alla stazione di Eindhoven una macchinetta automatica cagabiglietti tenta l'affondo in contropiede sfruttando le fangose vie laterali dopo aver bruscamente respinto l'offensiva della Visa Electron adducendo la pallida argomentazione che viene consentito l'ingresso in campo solo a Mastercard,carta ufficiale sponsor della Champions League:le ingiurie di Mossini, come recita l'arcinoto spot, non hanno prezzo. La scena è custodita in cineteca.

30' : Dopo dieci minuti di tensione in cui anche il pubblico (non pagante) si era accalcato numeroso interviene l'arbitro che decide di estrarre un cartellino di colore giallo (il biglietto) nei confronti dell'impassibile e Capellica macchinetta; Caressa strilla come un gabbiano : Non è gol! Non è gol! E in effetti l'arbitro annulla poichè la macchinetta avrebbe dovuto toccare il biglietto. Giusto così.Mossini ringrazia per la targhetta gialla e scatta verso il binario come farebbe il Pendolino Cafu.
45' : Il match si trascina stancamente sul finale di primo tempo. Il robusto centrocampista italiano arriva sul fondo e l'accoglienza è subito calda. Tenta il cross ma l'arbitro manda tutti "a prendere un thè caldo" . E' evidente lo stato di empasse soprattutto sul fronte italiano dovuto all'accumulo di acido lattico nei muscoli della lingua..la caratura tecnica del numero 8 Mossini è un pò in ombra ma i 15 minuti nello spogliatoio si rivelano fondamentali per ridargli la sua naturale brillantezza.

50' : il match riprende a ritmi lenti. Gli orange dopo aver condotto le danze per i primi minuti lasciano le redini all'Italia che ha armi difficilmente disinnescabili, che rispondono al nome di pasta (seppur "Grand Italia") e sugo (per fortuna "Bertolli"..decente). Dopo essere passato vicino alla panca (il supermercato più vicno) per raccogliere le indicazioni tattiche del Mister, Mossini si imPirlisce impadronendosi del cerchio di centrocampo, distribuendo con regolarità pentole e padelline, esibendo tra l'altro un paio di deliziosi cucchiai.
Con scelta di tempo geniale sfodera infine un colpo da campione annichilendo gli avversari con un delizioso piatto liftato grazie a un tocco sotto di dolce Parmigiano Reggiano.
La folla è in delirio: l' 1-0 è servito.

55' :il gol addormenta la gara. I tulipani dapprima molto reattivi decidono di mollare il colpo e di sedersi in panchina qualche minuto, come si farebbe in una partita parrocchiale..brutto da vederde ma il calcio è anche questo. Il numero 4 olandese Riny Vermue si addormenta e saluta i compagni. Il numero 7 Wouter Liem, molto più attivo continua a fare a gara di talento ostentando virtuosi elastici lessico-linguistici...il pubblico lo omaggia spellandosi le mani.

70' : causa pioggia battente (qui piove davvero sempre!!) il match viene interrotto e rinviato a sabato sera (come se fosse tennis..voi direte, ma la metafora è dura da sostenere!! ;) )
Si gioca nello stadio di Den Haag, a tutti nota come L'Aia. L'Italia sembra dapprima spaesata a causa del trasferimento ma dopo le prime battute di studio e la fornitura costante di sali minerali, arricchiti da luppolo e doppio malto i timori reverenziali sfumano e il match si ravviva. Per l'occasione i due Orange dicono di no alla chiamata in nazionale, senza il ricorso a falsi passaporti eriberto-lucianici per una notte si naturalizzano e come due oriundi si schierano sul versante azzurro per dar man forte contro le intriganti e ammalianti chiome bionde nordiche.

75' : Il capitano azzurro non teme il campo avverso, nonostante il rumore assordante del pubblico che non permette perfetta udibilità, gli avversari sono morbidi e si lasciano facilmente imbambolare sia sul piano tecnico che tattico. Mossini si C.Ronaldisce, vuole fare accademia nonostante non abbia ancora dimostrato tutto il suo valore. Il suo gioco lezioso è piacevole e a tratti spettacolare ma in sostanza poco concreto. I compagni lo osservano con curiosità e si propongono in interessanti sovrapposizioni e triangolazioni. L'intesa c è,manca solo il Gol.
Il numero 7 Liem sfoggia le sue doti tecniche lanciandosi in un'incursione "notorious" che lo vede saltare facile un paio di avversari. A tu per tu con l'estremo avversario scocca un tiro debole dopo aver spumeggiato in area di rigore. Il portiere blocca in scioltezza. Nonostante l'errore il numero 1 avversario fa l'occhiolino e rende onore alla giocata lasciando il proprio recapito telefonico (per fortuna non si imPinaSinalefisce...02-659....chiamami eh?)

80' : Il match prosegue Lunedi sui campi della TU Delft, il prestigioso campus tecnico ingegneristico di Delft. I nuovi avversari sono agguerritissimi e rispondono al nome di Prof Hemmes e Prof vanBeers. Mossini entra in campo sciolto e sereno, gli avversari sono accomodanti e sorridenti ma hanno tecnica e talento da vendere. Mettono alla prova il giovane italiano e talvolta riescono a aggirarne la fase difensiva.

85' : Il panzer olandese vanBeers si avventura in un'offensiva centrale e sfruttando la debole resistenza del centrocampo italiano carica il mouse con un (indice) destro dalla lunga distanza che s'infila nel sette della porta italiana (la mia casella di posta elettronica).Lo stesso indice che utilizzerà Batistutamente per zittire il pubblico già convinto dei 3 punti. Il tiro è potentissimo (circa 5Mega di roba da leggere)...e molto preciso. Il portiere non ha di che rammaricarsi, era imparabile.
E' l 1-1 che pareggia i conti.

La partita non è finita...Mercoledi sera si continua sulla stessa rete con molte sostituzioni nelle fila avversarie...va in scena il primo Italia-Resto del Mondo della stagione.

Olè!

That's all folks. Stay tuned