Una cosa da dire ce l’ho anch’io. Anzi, più di una.
Vi è mai capitato di salire su autobus semipieno in una cittadina media italiana? Ovvio che si. Vi è mai capitato che mentre voi eravate lì sovrappensiero oppure chissà a ripassare la lezione nel tragitto casa-università salisse sullo stesso autobus una ragazza-madre indiana con un velo e una di quelle strane tuniche con in braccio un bimbo strillante e fastidiosamente rumoroso?
Sapete che succede qui? La gente si gira. Intendo dire dalla parte giusta..la gente guarda negli occhi la ragazza. La gente le sorride e sorride al bimbo e lei ricambia il sorriso cercando di scusarsi. Per cortesia, solo per semplice buona educazione. Non di certo per evitare il rischio di essere calpestata.
Mi fermo qui. Avete già capito.
Forse per qualcuno non vuol dire nulla. E a volte forse anche per me tutto questo non ha significato proprio nulla.
Ma QUI, ORA, PER ME questo vuol dire tutto.
Vi è mai capitato di dover affrontare mille problemi burocratici, di dover fare il giro delle 7 chiese (per fortuna con l’organizzazione crucca la via crucis tra gli uffici è molto più breve) per avere un maledetto documento per poi scoprire all’atto di consegna che era quello sbagliato? Per scoprire che nessuno in fondo sa chi sei (“Excuse me… Who are you? Are you sure you’ve got the right to stay here?”)
Ma la sapete una cosa? Quando state facendo esattamente quello che avete desiderato di fare da tanto tempo, il vostro animo è talmente indistruttibile che niente è in grado di scalfirlo..
Ci sono 2 scoperte che potete fare:
- scoprite che per ottenere quello che volete,dovete un po’ sudare, dovete rimboccarvi la manica e strisciare con robusto olio di gomito.
- quando però siete veramente convinti che quello che volete ce l’avete a portata di mano allora passate al piano superiore. Il sudore, la fatica, i problemi, le noie, le “pare” di qualsiasi entità esse siano, tutti questi simpatici chiwawa attaccati ai testicoli mutano geneticamente, si evolvono, si snaturano. I chiwawa diventano docili gattini da accarezzare..al massimo solo un po’ da inseguire.
Capite?
Ogni problema non è un vero problema. Ogni problema quando insegui il tuo desiderio è una sfida stimolante, è un pensiero motivante.
Ogni cosa che nella vita normale non avresti mai voglia di fare qui la fai e basta. Trovi l’energia per tutto perché non ti vuoi perdere un minuto un secondo perché vuoi provarti vuoi testarti vuoi vedere fino a che punto sei in grado di farcela da solo prima di dire “Non ce la faccio”
Trovare il luogo sperduto sulla cartina dove puoi aggiustare una bicicletta rubata (anzi no.. tecnicamente trovata abbandonata sul ciglio di una strada …hehe) è un gioco di “orientiering” e non “Oddio come cazzo c’arrivo? Ma scolta cioè…che para…”
Forse per qualcuno non vuol dire nulla. E a volte forse anche per me tutto questo non ha significato proprio nulla.
Ma QUI, ORA, PER ME questo vuol dire tutto.
Vi è mai capitato di arrivare in un posto nuovo e avere un carico di batterie che basterebbe a rimediare al fabbisogno energetico giornaliero cinese?…però cazzo, avere due amici e basta che non hanno voglia di uscire.. quante volte vi è saltato in mente quando siete nei vostri paesi di dire..”oh cazzo me ne frega? io esco da solo” Ah? Quante?Voglio sentire…voi direte..e a te? hahaha…fino a qualche giorno fa : ZERO.
Ragazzi non temete : vi capisco. Anch’io ho avuto gli stessi timori…il celeberrimo timore “di non so che”.
A me è capitato. Ebbene sì. Ho levato la cifra 0 dal mio tabellino. Sono partito senza bici, senza una mezza idea (beh ammetto l’aiuto da casa l’ho usato…hehe..quindi si un paio di idee ce le avevo) di dove fosse un locale decente, senza un amico da chiamare o un appoggio un bastone un cane cercamici…NIENTE. Io, la mia cartina (geografica…) e la mia ENERGIA.
Vi dico com è andata? Ho fatto un giro per il centro..sono entrato nel locale che mi avevano consigliato e puff…magia! hahaha…magia nera…sono rimasto 5 minuti poi mi sentivo un pesce rosso fuori dal suo vasetto e sono SCAPPATO FUORI.
Paura? Non lo so, non è paura è disagio è voglia di essere già a casa mentre sei in una fottuta buia foresta.
Sono uscito. Ho fatto 2 passi…mi sono detto : “Perche? Cazzo ok, è difficile però…why give up?.. sei in grado di entare di parlare con chiunque. Sai l’inglese. Sai lo spagnolo. Non ti puoi nemmeno mettere la maschera dell’ignorante . Non vale. Non stavolta .
E poi hai la tua arma segreta..”il pppugno di laaato!”io sono puuggggile!! hehehe .. Non ti fermare solo perché non te la senti di saltare quel cazzo di recinto..e andiamo!
“La mia strada è il bbbarèètto!!
Sono tornato indietro. Ho fatto un respiro forte e mi sono buttato col sorriso sulle labbra. Sapete che è successo? Una ragazza di nome Margaret…non troppo bella in effetti…hehe mi si è avvicinata e mi ha detto...”Ohh..you’re so good looking!” con un sorriso e una spontaneità che mi hanno davvero entusiasmato!! Grazie Margaret…sei stata grandiosa. Nemmeno tu sai cosa hai reso possibile..sei la mia “Deus ex-machina”…
Da lì è partito un tourbillon (calerà la mannaia sigi-picciniana se ho sbagliato a scriverlo) di conoscenze…in sequenza 2 colombiani e 4 colombiane, 1-2-3-4-5-6-7-8-9-10-11…spagnoli…hahahaha sono un botto e non finiscono mai…increeeeeeiiiiiblleeee. ..2 californiani, 2 czech donne 2 czech uomini..1 olandese, 1 sudafricana (!!!) 1 inglese… ma solo quella sera eh?...
Perché poi ieri sera abbiamo fatto una festa nel residence degli studenti dove conosciuto anche un portoghese un indiano……(effetto voce che sfuma…)
Anzi no facciamo tornare il volume…non posso non menzionare le mie amiche italiane…Fabri , Glo e Anna che mi hanno caldamente accolto nella grande famiglia facendomi sentire come a casa…come ho scritto loro in un messaggio…”anzi meglio che a casa”…(ragazzi spero che non vi offendiate…ma dopo 3000 caratteri di argomentazioni sul tema mi pare superfluo chiedervi comprensione)
Magari le soprammenzionate non leggeranno mai il mio blog ma se lo faranno vorrò farle sapere che con loro mi sono divertito e mi sto divertendo (per ora ma non fatemi arrabbiare eh??) e mi sono dilettato a condurre “amabili conversazioni” come direbbe l’Avv. Bernasconi (che spero un giorno o l’altro faccia un giro da queste parti)
Un bacio per tutte e tre…uno solo. Spartitevelo e non vi azzannate per favore. Almeno non spargete troppo sangue. Nel caso, da brave, pulite per cortesia. hehehe :)
Forse per qualcuno non vuol dire nulla. E a volte forse anche per me tutto questo non ha significato proprio nulla.
Ma QUI, ORA, PER ME questo vuol dire tutto.
Questo è Storie d’Olanda ragazzi.
Storie di giovani con voglia di vivere, di divertirsi di sentirsi veramente liberi. Liberi di plasmare il proprio futuro con le proprie mani. Liberi di aprire la propria mente, di scoprire che i sorrisi e le mani protese in aiuto sono la normalità e non chiedono qualcosa in cambio. Mai.
“Caro Tabibu Juha, la libertà è ciò che sta al di là dei recinti che ci costruiamo da soli”
(“Instinct- Istinto primordiale" ovviamente consigliatissimo se non avete avuto il piacere di scoprirlo fino ad oggi. )
See ya guys. Stay tuned.
6 commenti:
Ciao..ho appena letto tutto e apprezzo molto la citazione in cui il prof. Ethan Powell spiega la libertà al suo psicologo chiamandolo "Dottor Idiota".
Ho letto molto volentieri anche tutta la spiegazione di come ci si sente a superare gli ostacoli nella tua situazione piuttosto che a casa nella routine..e ti dico:
SI', MI E' CAPITATO.
Mi è capitato e sono felice capiti anche a te, "perchè-così-ho-una-persona-in-meno-a-cui-spiegarlo" ..e anche perchè non saprei spiegare come ci si sente se non a uno che già sa di che parlo. Bello muoversi all'estero, eh? le difficoltà si scavalcano come fossero i nemici di SuperMario.. in leggerezza, e quasi quasi in salopette rossa.. (Papparaparappà-PA'!)
Ora ti mancano solo i baffi.
Continua a scrivere.
Francy
Grazie Francy per lo spelling esatto in lingua swhaili che solo e solo tu potevi sapere. Correzione apportata.
Un abbraccio.
Mi è capitato è vero mettersi in gioco fa paura e a volte ci nascondiamo ditro troppe cose che alla fin fine sono solo supidaggini.
Mi sta capitando in questo periodo di stare a contatto con tanta gente malata facendo tirocinio in ospedale (sì lo so è un ospedale non c'è gente sana di solito ma non è questo quello che mi sorprende)e visto che ancora non ho abbastanza conoscenze o capcità innate curative mi ritrovo ad avere come unica medicina quella di un sorriso, di disponibilità, di fare 4 chiacchiere con una vecchietta un po' disorientata (per essere gentili)e non avete idea di come questo mi faccia sentire bene alla sera quando esausta e sfinita torno a casa. Un loro sorriso vale più di un esame dato. Essere soli o sentirsi soli, tante volte le due cose non coincidono, è una brutta bestia ma saper contare su se stessi e riuscire a fare ciò che ci sembrava impossibile è meraviglioso e ci rende persone consapevoli. Sexyboy ma che paura e paura sei bellissimo simpatico e meravigliosamente unico come potresti non farcela? Lo sai tu e raf mi siete più vicini di molte altre persone che vedo tutti i giorni, siete dei carissimi amici ed è così bello passare del tempo a parlare con voi che non potrei mai farne a meno...cmq forza roma e poi è un sacco di tempo che non ho notizie di cervi o di abusi di banane...mi devo preoccupare?
un bacio bello e mi raccomando continua a scrivere e non diventare mai un vero ing!!!!
Cara Marti...non sai quanto mi faccia piacere il tuo commento..inaspettato e profondo.
Come dice il mio grande amico Riki "Siamo come il Sole, anche se non ci vedi sai sempre esistiamo e che torneremo a riscaldarti"
un bacio. Luca
Continuate anche a commentare...
ciao bello...
Un trentino "atipico"...
Sei sulla giusta strada.
Ne ero certo.
Avanti così! ;-)
Iurij
Posta un commento